Cantanti all’EIAR di Torino nel 1946

Cantanti EIAR a Torino

Nel mio archivio, il negativo è schedato sotto la dicitura: Cantanti all’EIAR di Torino nel 1946.
Un po’ vago, visto che nel rullino, gli artisti fotografati saranno almeno una dozzina, inoltre era usanza di quei tempi chiamarla EIAR ma dall’ottobre 1945 era già diventata RAI.

Inizia così l’affascinante lavoro di ricerca per dar meglio un identità a personaggi che spesso (ahimè) mi sono sconosciuti. Con internet adesso è tutto molto piu’ facile, con un po’ di dimestichezza si riescono a trovare le notizie che servono, ma prima la ricerca avveniva con pazienza consultando gli archivi dei giornali e delle biblioteche, passando il tempo con giovani giornalisti (allora) come Maurizio Crosetti o come il mitico e scomparso Giglio Panza ex direttore di Paese Sportivo e Tuttosport, persone a cui devo molto per avermi spinto in questa passione. Continuo a curiosare tra i siti, cerco tra le foto dei vecchi giornali e alla fine riesco a dare un nome a questi artisti: il maestro, quello seduto al piano è Beppe Mojetta, poi si riconoscono attorno a lui, Gigi Beccaria, Armando Broglia e Gabriella Alciato

Erano i tempi dello swing di Alberto Rabagliati, Torino era una fucina di cantanti emergenti, Gigi Beccaria, nome credo ai piu’ sconosciuto, lanciò verso il successo radiofonico nel 1946 la canzone: Dove sta Zazà interpretata per la prima volta da Aldo Tarantino nel 1944, e che venne ripresa subito dopo in rivista da Nino Taranto. Tra la fine degli anni quaranta e l’inizio degli anni cinquanta interpretò numerosi altri brani, ma quello che ottenne maggior successo fu Eulalia Torricelli (1946), ricordata ancora oggi, dopo più di sessant’anni. Durante la sua breve ma intensa carriera incise sempre per l’etichetta Cetra e quasi sempre accompagnato dall’orchestra di Beppe Mojetta. Il maestro vantava una grossa esperienza di musicista jazz, avendo suonato negli anni 30 e 40 in giro per il mondo con le orchestre di Harry Flemming e George Link. Piu’ curiosa e avventurosa la carriera di Armando Broglia: nato a Torino nel 1922, nel 1943 ancora prima di terminare gli studi viene chiamato alle armi, in pieno periodo bellico e inviato nelle zone d’occupazione della Francia. L’otto Settembre viene fatto prigioniero dai tedeschi, fugge e si arruola nelle brigate partigiane del Piemonte. Ricevuto dal Comitato di Liberazione Nazionale l’incarico di svolgere un delicato compito all’interno dell’EIAR, si ritrova nei corridoi di Via Montebello a Torino a stretto contatto con i gerarchi nazisti e gli infiltrati delle brigate partigiane. pensa dunque di mescolarsi tra i cantanti della radio facendo leva sulle proprie qualità canore. Si sottopone dunque ad un veloce corso di perfezionamento sotto la guida del Maestro Prato e con il nome di Armando Sander comincia a cantare nella scuderia dei cantanti di Angelini. Finita la guerra, decide di continuare, riprendendo il suo vero nome, oltre a frequentare nuove lezioni di canto e di dizione che gli frutteranno un ingaggio nell’orchestra di Beppe Mojetta con la quale resterà sino al 1948. I suoi maggiori successi furono Serenata a Vallechiara e Tu vieni da un sogno entrambe colonne sonore di film tradotte in italiano dallo specialista Devilli, la prima tratta dall’omonima pellicola del 1941, l’altra tratta dal film: “Le fanciulle delle follie” con interpreti Lana Turner e Judi Garland, che nel film cantava la canzone: “Minnie from Trinidad” che sempre grazie alla penna di Devilli, che la italianizzò, servì a lanciare un’altra cantante piemontese: Gabriella Alciato col pezzo: “ Minnie di Trinidad” ritmo decisamente esotico per quei tempi. Dopo aver cantato e inciso questo successo col maestro Pippo Barzizza, entra a far parte dell’orchestra di Beppe Mojetta, nel 1948 lascia la RAI per una lunga tournèe in Italia, tornata a Torino canterà fino al 1956

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Sono un curioso del XX secolo
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